Il museo partecipativo
Come coinvolgere i bambini nell’esperienza di co-progettazione?
Per tutti non è solo un grande progetto: è un nuovo modo di pensare e sviluppare con il pubblico soluzioni ed esperienze per la continua crescita comune. Come coinvolgere il pubblico in attività di co-progettazione? Quali sono i risultati che si ottengono da questi incontri?
Il Museo partecipativo
La definizione di museo è cambiata molto nel corso degli anni e continua a farlo a un passo incredibile: da tempio dei saperi, sacro alle Muse e piuttosto lontano dai non addetti ai lavori, il museo si è trasformato nel tempo in un luogo di incontro, promotore di eventi e attività dal carattere innovativo, tramutandosi in uno spazio sociale di scambio e interazione, disponibile e libero a un incontro con la molteplicità dei pubblici in un’interazione produttiva di idee e condivisione.
Le precedenti esperienze e la nuova sfida
Dal 2001, sono state tante le iniziative che hanno permesso al Museo di co-progettare attività e allestimenti insieme a gruppi di bambini.
Frutto di attività di co-progettazione Incontri di forme, la grande parete magnetica con forme e colori nata grazie all’incontro dei bambini dei Campus con gli artisti Mook, o il concept dei servizi igienici di AAA trasformati in un ambiente marino fatto di sagome di pesci e alghe per sostenere il rispetto ambientale e la sostenibilità.
Per questo nuovo progetto è stata fondamentale l’esperienza di co-progettazione realizzata con i bambini dell’Istituto Comprensivo Goffredo Petrassi e della scuola primaria Guido Alessi: con l’obiettivo di rendere il Museo un luogo più inclusivo e accessibile, i più piccoli sono stati coinvolti in attività per conoscere, proporre e ideare soluzioni a favore di interventi per una maggiore inclusione.
L’attività con i bambini
Cosa vuol dire inclusione? Cosa fareste per rispondere alle esigenze di tutti i bambini che raggiungono Explora in visita?
Queste e tante altre domande hanno rappresentato l’attività Tutti insieme, un incontro reso possibile grazie alla disponibilità di insegnanti e bambini che con grande entusiasmo hanno risposto positivamente all’invito di Explora.
Pensata in quattro momenti, l’esperienza si è divisa tra la presentazione del progetto, l’approfondimento delle parole chiave, il gioco del filo e un sopralluogo al banco informazioni seguito da una fase di brainstorming e di co-progettazione.
Parole chiave
Da sempre Explora si è fatto promotore di messaggi sociali come il raggiungimento delle pari opportunità, l’inclusione scolastica in contesti di povertà educativa o la capacità di applicare l’empatia per superare giudizi e incomprensioni.
L’attività Tutti insieme permette di far comprendere ai bambini l’esigenza di garantire a tutti un museo accessibile, individuando ed eliminando gli ostacoli e le barriere fisiche, sensoriali e cognitive.
Il termine disabilità può essere superato aprendo un dialogo sulla più ampia tematica dell’unicità, condizione che rispetta i valori dell’essere in quanto singolare ed esclusivo. Riconoscendo l’unicità come opportunità, per i bambini è più facile mutare la percezione di distanza in momento di riflessione e ricerca con l’obiettivo di trovare dei punti in comune.
Il gioco del filo
A chi piace la torta al cioccolato? A chi piace fare danza? Le passioni in comune sono un ottimo spunto dal quale partire per affrontare il tema dell’unicità. Puntare sulla condivisione delle esperienze supporta i bambini in un percorso verso il raggiungimento di concetti più ampi come il rispetto per gli altri e l’inclusione.
Il gioco del filo aiuta a mettere in comunicazione il gruppo classe dimostrando che nella totale unicità dei soggetti si possono raggiungere o trovare dei punti in comune.
Brainstorming e co-progettazione
Quali sono le difficoltà che potrebbe avere un bambino nel Museo? Essere troppo basso o seduto in sedia a ruote, motivi che potrebbero per esempio impedire di raggiungere visivamente l’interlocutore dietro il desk e diventare così motivo di disagio.
Quale soluzione daresti per risolvere questo problema? Quanto chiesto ai bambini è una vera e propria attività di problem solving: carta, penna e idee risolutive e collaborative, i nostri piccoli progettisti per un giorno hanno partecipato attivamente alla riprogettazione di una parte del museo fondamentale per l’accoglienza del pubblico in visita.
“Se tutti riescono a raggiungere Explora grazie alle rampe, tutti si divertono!”
“Consiglio a Explora di abbassare il muro del banco informazioni
così posso vedere chi c’è dietro e loro possono vedere me”