Il Braille: una rivoluzione di inclusione sociale - Explora - Il museo dei bambini di Roma
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Il Braille: una rivoluzione di inclusione sociale

Scopri le sue curiosità, la storia e le applicazioni. 

Explora è un museo in cui gli allestimenti sono pensati per un approccio intuitivo, spontaneo ed immediato. Le diverse tematiche trattate negli allestimenti sono sempre supportate da pannelli informativi che consentono alle bambine, ai bambini e agli adulti di scoprire curiosità e approfondimenti.
Con il supporto della cooperativa sociale Handy Systems, oltre sessanta allestimenti sono stati dotati di Braille, il sistema di lettura e scrittura che rappresenta una vera e propria rivoluzione di inclusione sociale. 
In linea con il Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche (P.E.B.A), che riporta al punto 20.12 la necessità di prevedere pannelli braille fruibili in posizione eretta in tutti i luoghi di cultura, il Braille è uno strumento fondamentale per l’inclusione.

Per conoscere meglio la storia del Braille, abbiamo chiesto a Fabio Coletta di Handy Systems di rispondere a qualche domanda.

Cos’è il Braille e come è nato? 

L’alfabeto Braille si basa essenzialmente su un codice alfabetico composto da 6 (o evoluzione a 8 punti) posizionati all’interno di un rettangolo corrispondente allo spazio del polpastrello del dito indice.
La combinazione dei puntini in ben 64 modi differenti, permette alle persone con disabilità visiva di tutto il mondo di comunicare. Oggi il codice Braille è usato praticamente in tutti i paesi del mondo.
Louis Braille nasce in un paesino vicino Parigi, nel 1809. All’età di 3 anni un incidente avvenuto nell’officina del padre lo priva della vista. La famiglia seppur di umili origini si impegnò affinché Louis studiasse nello stesso istituto dei suoi compagni, e questa fu una fortuna perché all’epoca per i ragazzi non vedenti unica alternativa di vita era mendicare agli angoli delle strade . Louis era un ragazzo di buona volontà e si impegnava molto nello studio, ma la famiglia si rese conto che il suo apprendimento che avveniva solo per via orale non permetteva al ragazzo di stare al passo dei suoi compagni di classe.
I genitori lo iscrissero all’istituto per ciechi di Parigi all’età di 10 anni, uno dei primi istituti al mondo per ciechi fondato da Valentin Haüy nel 1786. In questo istituto gli insegnanti aiutavano i ragazzi con disabilità visiva a sviluppare abilità pratiche, per permettere loro di trovare un lavoro che li avrebbe sostenuti.
In questo istituto i ragazzi imparavano a leggere con il metodo Haüy, che consisteva nel leggere la lettera impressa su carta mediante filo di rame, ma non imparavano a scrivere.
Nell’istituto fece visita nel 1821 un militare Charles Barbier, che aveva ideato un sistema di scrittura tattile basato su 12 punti a rilievo che permetteva ai soldati di comunicare anche in assenza di luce, di notte. Il sistema era complesso e difficilmente utilizzabile per i civili, ma incuriosì Louis a tal punto che iniziò a sperimentare sulla base del codice Barbier, un nuovo codice.
Trovò un sistema basato sulla combinazione di soli 6 punti, con cui era possibile trascrivere oltre alle lettere anche i numeri, i segni di interpunzione, ed i simboli matematici, informatici, musicali e chimici, inizialmente il sistema rivoluzionario non venne accettato dagli insegnanti che ne ostacolarono l’uso. Le innegabili potenzialità del sistema fecero si che si propagasse ben presto non solo in Francia ma in tutto il mondo, il primo libro interamente trascritto in braille venne pubblicato nel 1827.

Come si legge il Braille?

Il codice braille è un sistema di letto scrittura che sfrutta l’abilità percettiva dei polpastrelli delle dita della mano per cogliere informazioni.
I caratteri sono principalmente decifrati dai due indici. Per una lettura rapida, la mano destra legge la fine di una riga mentre la mano sinistra anticipa la lettura della seguente.
Per imparare a leggere il braille è importante imparare a riconoscere dove sono i puntini e  dove sono gli spazi vuoti.

Come la Handy Systems Cooperativa Sociale si occupa di contenuti e stampa in Braille, quali sono le sue più comuni applicazioni?

La Handy Systems cooperativa sociale onlus nasce nel 2006 con il preciso obiettivo di integrare il disabile visivo nella società odierna.
La ingiustificata assenza a livello nazionale di un settimanale realizzato in codice braille, necessitava di una ferma presa di posizione, una presa di coscienza che leggere è un diritto per tutti nessuno escluso. Decidiamo di creare un giornale in braille da distribuire nelle
edicole di Roma e Lazio.
Grazie ad una collaborazione con “il Tempo” di Roma nasce Braille News un settimanale di attualità, politica, cronaca, spettacolo e sport. Il primo giornale braille in Italia distribuito in edicola tutti i sabato mattina. Di lì a poco l’offerta di riviste braille è cresciuta fino alle attuali 38 testate giornalistiche, vantiamo una importante collaborazione con le edizioni Paoline, e la relativa produzione di “Famiglia Cristiana” in Braille.
Handy Systems è un’impresa sociale che eroga servizi socio assistenziali ed educativi. I servizi e gli interventi di Handy Systems Cooperativa sociale sono finalizzati al benessere delle persone, alla prevenzione e all’eventuale rimozione delle condizioni di disagio, in un’ottica di costante ricerca della qualità. Sperimenta modalità innovative nell’ambito della progettazione dei servizi e nella costruzione di rapporti con attori sociali pubblici e del terzo settore.
In questo ambito la Handy Systems è service di stampa braille per il Servizio Elettrico Nazionale con la produzione di bollette in braille, Bnl e Cariparma, FriulAdira e tutto il gruppo “Credit Agricole” con la produzione di materiali in braille, con Tranitalia per la produzione di tutte le segnaletiche interne dei mezzi ferroviari Frecciarossa, Freccia Bianca e Freccia Argento.
Dal 2011 la Handy Systems si è dotata di macchinari da stampa per supporti rigidi ed inizia la produzione di mappe tattili per strutture museali, hotel, enti pubblici, parchi, strutture ospedaliere, ecc. Nel 2016 inizia la produzione di giochi per bambini, con il preciso obiettivo di rendere accessibile il gioco e permettere al bambino non vedente di giocare insieme al bambino vedente. Sono stati adattati giochi come Monopoly, scrabble, domino, gioco dell’oca, dama, scacchi, tombola, tutti questi giochi hanno la particolarità di essere magnetici, non esistono altre realizzazioni simili.
La produzione di giochi di carte e tanto altro ha decretato il grande successo di questa iniziativa, dimostrato dalle notevoli richieste in Italia e dall’estero.

Quali sono le percentuali in Italia di persone con limitazioni sul piano visivo?

In Italia, si stimano attualmente fra 1,8 e 2 milioni di persone con disabilità visiva. Di essi, circa il 15% è cieco assoluto e circa l’85% è ipovedente.

Esiste una Giornata mondiale o nazionale dedicata?

La giornata nazionale del braille è una ricorrenza istituita con la legge n. 126 del 3 agosto 2007. Si celebra annualmente il 21 febbraio, quale momento di sensibilizzazione
dell’opinione pubblica nei confronti delle persone non vedenti, in coincidenza con la giornata mondiale della difesa dell’identità linguistica promossa dall’Unesco.
Infatti, questo sistema consente ai ciechi di accedere al patrimonio culturale scritto dell’umanità. 

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