10 regole per non inquinare il mare - Explora - Il museo dei bambini di Roma
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10 regole per non inquinare il mare

L’acqua ricopre circa il 70% della superficie terrestre e la maggior parte di essa si trova nei mari. Un dato su cui riflettere se pensiamo allo stato attuale degli oceani e dei mari, sempre più minacciati da inquinamento e rifiuti.

I nostri bacini, oltre ad essere fonte di ossigeno, rappresentano una fonte di cibo, nonché ambienti favorevoli allo sviluppo di animali come pesci, mammiferi, molluschi e numerose varietà di piante. 

Come tutelare l’acqua del mare e degli oceani? In occasione del World Water Day, la Giornata mondiale dell’acqua, celebrato ogni anno il 22 marzo, condividiamo dieci regole per non inquinare. 

1. Evita prodotti usa e getta

Un prodotto monouso è sicuramente un acquisto che può sembrare pratico, veloce e in parte anche igienico se pensiamo ai tanti articoli per alimenti o prodotti sanitari. Spesso realizzati con materiali non riciclabili, i prodotti monouso finiscono per minacciare l’ambiente in quanto spesso abbandonati o difficilmente smaltibili. Preferire un prodotto di materiale biodegradabile, multiuso o di materiale riciclabile è dunque la soluzione migliore per l’ambiente, compreso quello marino. 
Dal 2021, a seguito della direttiva UE 2019/904, è entrato in vigore in Italia il decreto legislativo che vieta la vendita e l’uso di una lista di prodotti monouso ad esclusioni di quelli realizzati con materiale biodegradabile o compostabile.   

2. Evita gli sprechi d’acqua 

Tra i più importanti consigli per la salvaguardia del mare e degli oceani c’è quello di evitare gli sprechi. Il consumo di acqua, oltre ad essere utile per le funzioni vitali, è legato alla vita degli essere umani nelle loro azioni quotidiane.
Come ridurre gli sprechi d’acqua? Pensare ai gesti è fondamentale: per esempio preferire la doccia alla vasca da bagno, chiudere il rubinetto quando si lavano i denti o anche controllare l’eventuale perdita di tubazioni in casa. Anche lavastoviglie e lavatrici hanno programmi anti spreco che permettono di ridurre i consumi di acqua dolce, quindi sono da preferire a programmi lunghi e con eccessivo, e in alcuni casi inutile, consumo. 

3. Non gettare rifiuti nel wc 

Tutto quello che parte dal wc arriva al mare: un oggetto gettato nel gabinetto potrebbe perdere dei frammenti, potrebbe non essere filtrato e finire direttamente nei fiumi, nei canali e arrivare fino al mare. L’impatto che hanno i rifiuti sull’ambiente marino è devastante per l’ecosistema. Animali, piante e la nostra salute sono continuamente minacciati dalle conseguenze dei nostri gesti. I materiali non biodegradabili impiegano anni per essere decomposti, motivo per il quale anche una sola salvietta umidificata potrebbe rappresentare un rifiuto galleggiante per diverso tempo. 

4. Non gettare rifiuti nei tombini 

Anche i tombini delle città finiscono direttamente nel sistema fognario, arrivando fino ai lidi e al mare. Mozziconi, carta, scarti e oggetti rotti: i tombini non sono cestini dei rifiuti. Oltre al danno dato dal loro intasamento, il danno maggiore è a discapito dell’ambiente marino, che riceve una quantità di rifiuti difficilmente smaltibili. 

5. Usa una borraccia quando sei fuori casa

In molte città l’acqua è gratuita e potabile. Preferire l’uso di una borraccia è un gesto attento che evita un consumo eccessivo di plastica, abbattendo così l’impatto ambientale. L’uso della borraccia ha anche un vantaggio economico e consente al contenuto di mantenere le proprietà organolettiche, il caldo o il freddo se termiche, garantendo inoltre una maggiore igiene. 

6. Non abbandonare rifiuti in spiaggia 

Tonnellate e tonnellate di rifiuti finiscono ogni anno nel mare minacciando l’ecosistema per anni, secoli, a volte millenni. La spiaggia, oltre ad essere un luogo incantevole per apprezzare le meraviglie della natura, è un luogo che gli essere umani hanno in comune, in cui vivono numerose specie di animali e piante ed è a contatto con il mare, quindi qualsiasi rifiuto potrebbe finire dentro l’acqua.
Cosa fare dunque in spiaggia? 
Portare con sé una busta per i rifiuti è sempre una soluzione amica dell’ambiente. Anche raccogliere rifiuti lasciati da precedenti ospiti e fare attenzione a ciò che potrebbe, per distrazione, essere lasciato sulla spiaggia – ad esempio formine o punte di ombrelloni- darà una mano all’ambiente. 

7. Scegli prodotti con imballaggi di materiale riciclabile o biodegradabile

Per essere definito biodegradabile, un prodotto deve essere decomposto in natura. Diverso è il concetto di riciclabile, che prevede una trasformazione della materia in un nuovo ciclo di produzione. Vetro, carta, plastica e metallo sono tra i più conosciuti materiali riciclabili e se gettati nel modo corretto rappresentano una risorsa per l’economia circolare, scelta a favore dell’ambiente.  

8. Non gettare oli esausti nei tubi 

Qualcuno avrà notato la diffusione di raccoglitori di oli esausti nelle città, valida alternativa alle isole ecologiche a cui portare questi materiali. Questi raccoglitori sono pensati per evitare che gli oli possano essere dispersi in lavandini, tubature, fogne.
Qual è il rischio nel gettare l’olio esausto nel lavandino? Se presente nelle falde acquifere, l’olio è purtroppo un potente inquinante!

9. Evita il consumo eccessivo di saponi o prodotti non biodegradabili

Contrariamente ai prodotti naturali o biodegradabili, alcuni saponi usati per l’igiene personale non si dissolvono con l’acqua ma resistono a favore della contaminazione delle falde acquifere. L’uso di questi prodotti danneggia così gli ecosistemi. Fare attenzione alle sostanze contenute in un prodotto, supporta il nostro contributo alla tutela ambientale e marina. 

10. Non raccogliere conchiglie o toccare animali 

Oltre ad essere un divieto, raccogliere conchiglie o toccare alcuni animali, è molto dannoso per l’ambiente marino. 
La conchiglia è parte dell’ecosistema ed è un elemento fondamentale per la vita degli organismi poiché usata come nido.  Un cattivo esempio è dato inoltre dalla moda, purtroppo molto diffusa, di fotografare animali marini fuori dall’acqua. Ne è tristemente colpita la stella marina animale molto delicato che se portato fuori dall’acqua rischia di morire. Lasciar vivere gli animali nel loro habitat, senza sconvolgere il loro equilibrio, è un gesto d’amore verso l’ambiente.

Vuoi trasformare questi consigli in attività creative e divertenti? 

Domenica 24 marzo partecipa all’evento SHORE: scopriamo il mare e la sua tutela. Pensato per coinvolgere bambine, bambini e adulti in attività di sensibilizzazione sulla tutela dell’ambiente marino in occasione del World Water Day, l’evento, finanziato dall’Unione Europea attraverso il progetto SHORE , è proposto nell’area esterna di Explora e nel bookshop.

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